Giornata dell’Alimentazione, tra diritti al cibo preclusi e spreco alimentare

Sono 2,3 milioni le famiglie italiane che non possono permettersi di portare in tavola un pasto proteico come carne o pesce ogni due giorni, quasi una su dieci tra quelle presenti in Italia. E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti su dati Istat diffusa in occasione della Giornata mondiale dell’Alimentazione promossa dalla Fao che si celebra il 16 ottobre ed è dedicata al diritto al cibo.

La situazione di deprivazioni è più grave per le persone sole con meno di 65 anni e per i genitori soli con figli adulti, ma il disagio riguarda anche nell’ordine le coppie senza figli con meno di 65 anni, i genitori soli con figli minori e le coppie con figli minori, secondo Coldiretti.

La situazione del disagio alimentare nel nostro Paese è peraltro simboleggiata anche dalle 3,1 milioni di persone, tra italiani e stranieri, che sono costrette a ricorre ad aiuto per mangiare, tra le mense delle associazioni caritatevoli e la distribuzione dei pacchi alimentari, con una percentuale cresciuta nel corso degli ultimi anni, secondo dati Fead.

Di contro, il tema dello spreco alimentare torna drammaticamente di attualità dato che, nel percorso dal campo alla tavola, anche nelle province di Como e Lecco quasi un prodotto alimentare su tre finisce nella spazzatura tra gli sprechi delle famiglie, quelli della ristorazione e le perdite nelle catene di approvvigionamento delle filiere: “Un fenomeno inaccettabile innanzitutto sul piano etico, e che determinaaltresì  effetti negativi sul piano economico ed anche ambientale per l’impatto negativo sul dispendio energetico e sullo smaltimento dei rifiuti” rimarca il presidente della Coldiretti interprovinciale Fortunato Trezzi .

A pesare sugli sprechi è peraltro anche il cambiamento climatico. Le temperature stagionali più elevate, associate a caldo estremo e siccità, rendono più difficile la conservazione, la lavorazione, il trasporto e la vendita degli alimenti in modo sicuro, portando alla perdita di volumi significativi di cibo.

Coldiretti ha elaborato alcuni consigli per aiutare i consumatori a ridurre gli sprechi. Il primo è quello di leggere attentamente la scadenza sulle etichette. Occorre poi verificare quotidianamente il frigorifero dove i cibi vanno correttamente posizionati, effettuare acquisti ridotti e ripetuti nel tempo, privilegiare confezioni adeguate, scegliere frutta e verdura con il giusto grado di maturazione, preferire la spesa a chilometri zero che garantisce una maggiore freschezza e durata, riscoprire le ricette degli avanzi, fino alla doggy bag, che consente di portare a casa quello che non si consuma al ristorante.

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